L'ULTIMA VOLTA CHE L'INTER HA VINTO LO SCUDETTO:
Aveva in squadra tre tedeschi, ma bisognava precisare
se fossero tedeschi della Repubblica federale
o della Repubblica democratica.
Se qualcuno avesse fatto le congratulazioni alla
squadra per l'accesso alla Champions League dell'anno
successivo, qualunque interista avrebbe risposto:
"Cempionche? No, guarda che andremo in Coppa
Campioni..."
Per il 99,6% della popolazione italiana, i cellulari
erano i furgoni della polizia.
Nessuna auto in commercio in Italia montava l'ABS.
Al governo in Italia c'era il Pentapartito e presidente
del consiglio era De Mita. Suo predecessore era
stato Fanfani.
Il PCI si chiamava ancora PCI.
Il "nuovo corso" del PCI di Occhetto
era ancora molto nuovo, praticamente intonso.
Saddam Hussein era ancora considerato dagli USA
un alleato.
L'ayatollah Khomeini era ancora vivo.
In Afghanistan erano ancora presenti contingenti
di truppe sovietiche.
Il nome "Tien An Men" evocava ai più
solo una bella e grande piazza, con un enorme
ritratto di Mao.
A Panama era ancora al potere il dittatore Noriega.
Contro il Sud Africa erano ancora in vigore le
sanzioni internazionali anti-apartheid.
Esistevano ancora l'URSS, la Jugoslavia, la Cecoslovacchia.
In Polonia, Solidarnosch era ancora fuori legge.
In Romania, Ceausescu era ancora al potere.
In Gran Bretagna, era primo ministro la signora
Thatcher.
UE era, tuttalpiù, un grido di richiamo
(Uè, guardi dove mette i piedi, screanzato!).
Non erano ancora passati 200 anni dall'inizio
della Rivoluzione
francese.
L'ULTIMA VOLTA CHE L'INTER HA VINTO
LA COPPA DEI CAMPIONI:
L'uomo non era ancora sbarcato sulla Luna.
Era appena cominciata la guerra del Vietnam.
A Praga, la primavera era soltanto una stagione.
In Europa, non esistevano in commercio TV a
colori.
Il computer più piccolo del mondo era
grande come un armadio a quattro ante e funzionava
a bobine magnetiche e schede perforate.
I Beatles non avevano ancora composto Eleanor
Rigby, Yellow Submarine, Lucy in the Sky with
Diamonds e Ob-la-di Ob-la-da.
Presidente neoeletto della Repubblica Italiana
era Saragat.
Presidente del Consiglio era Aldo Moro. E, oltre
a lui, erano ancora vivi e vegeti il generale
De Gaulle, Totò, Churchill, Amedeo Nazzari,
Picasso e Girardengo. Al contrario, non erano
ancora nati Kurt Cobain, Alberto Tomba, Paolo
Maldini.
In Spagna, era ancora saldamente al potere el
Caudillo Francisco Franco.
Nelle edicole italiane, non esisteva La Repubblica.
Gimondi era neoprofessionista, e non aveva ancora
vinto un Giro d'Italia, un Tour de France, una
Milano-Sanremo.
La CEE era detta anche "L'Europa dei Sei".
Erano d'uso comune, nelle famiglie italiane,
le espressioni "paletot", "ciripà",
"lambretta", "cucina economica",
"succedaneo", "cachet",
"radio a transistor" e “torpedone".
Chiunque vi avrebbe guardato attonito se aveste
usato espressioni come "extracomunitario",
"personal computer", "liposuzione",
"videogioco", "lsd", "vhs"
e "artroscopia".
Nel codice penale italiano era contemplato il
reato di "abbandono del tetto coniugale".
Parlare, in qualunque bar o ascensore italiano,
di "autunno caldo" era equivalente
a null'altro che a considerare che non ci sono
più le mezze stagioni.
Parlare, in qualunque bar o ascensore italiano,
di "strategia della tensione" poteva
far venire in mente, tuttalpiù, gli Ampere.
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