Dante, Petrarca e Boccaccio vanno in un'osteria.
dopo varie trincate, donnacce ed abbondante libagione
Dante sente impellente il richiamo della natura.
Va al cesso a defecare e poi, orgoglioso della
propria creazione lascia una scritta per i posteri:
"In questo posto che di merda è asilo,
ho fatto uno stronzo di almeno un chilo. Dante
Alighieri"
Dopo un pò anche Petrarca sente il bisogno
d'assentarsi. giunto al luogo ameno legge la frase
del collega e, punto nell'orgoglio, si sforza
il più possibile per essere in grado anch'egli
di lasciare ai posteri un verso degno della propria
grandezza:
"Per non essere di meno alle rime tue, ho
fatto uno stronzo che ne pesa due! Petrarca"
Passa un pò di tempo ed anche Boccaccio
sente un certo stimolo. Giunto ai servizi legge
i versi dei propri compari ed impallidisce. Possibile?
Si mette d'impegno ma per quanto si sforzi non
riesce a produrre più che qualche stronzetto.
Si decide comunque a lasciare anch'egli il proprio
contributo letterario:
"Per fare stronzi di sì tale peso,
bisogna per lo meno aver il culo offeso. Boccaccio" |
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